Nel 1950 l'Ina-casa, in accordo con il Comune, affida il progetto di massima a un gruppo di architetti toscani costituito da Pastorini, Pellegrini, Poggi e Tiezzi che lavorano in collaborazione con i tecnici comunali Burci e Alessandro Giuntoli. Nel 1951 è compilato il progetto urbanistico del quartiere e studiati i primi quattro lotti. I principi programmatici del piano sono presentati da Giovanni Astengo sulla rivista "Urbanistica" (n. 7), pubblicata nello stesso anno. Successivamente, intervengono nella progettazione anche Bellucci, Enrico
Del Debbio, Di Castro, Raffaello Fagnoni, Gambassi, Italo Gamberini,
Giovanni Michelucci, Pagani e Giuseppe Vaccaro. In particolare sarebbe
da attribuire alla mano di Michelucci il progetto relativo a quattro
edifici presentato nel giugno del 1959, come testimonia una lettera
conservata presso la Fondazione Michelucci di Fiesole.
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