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Firenze, 6 dicembre 2003
Isolotto.net nasce con l'idea di dare spazio ai contributi ed alle iniziative che nascono da questo quartiere e non solo; un piccolo portale vocato alla comunicazione locale, dove siano privilegiate socialita', informazione non ridondante, arte e fantasia.

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Buongiorno. Oggi è una bella giornata, o così pare; ma non sempre il buon giorno si vede dal mattino.

Questo è Isolotto.net


6 novembre 2004: 50esimo anniversario dell'Isolotto, prima "città satellite" d'Italia.



G. La Pira: "Non case ma città" - Particolare della copertina (Grazie a Enzo V.)



Ieri, alla Stazione di Confine, c'è stato un dibattito per commentare ed eventualmente aspettare insieme i risultati delle elezioni negli Stati Uniti, al quale partecipavano anche americani che vivono a Firenze. Di aspettare non c'è stato bisogno. Ha cantato un coro gospel, si sono mangiati cookies e si è giustamente cercato di dare un aria 'americana' alla serata. Inutile dire che poteva andare meglio, e le facce non erano allegre; ma è stata un ottima serata, per cercare di capirci qualcosa e per non essere soli a gestire la delusione e il senso di impotenza, la sensazione di dover ricominciare da capo.

Hanno partecipato al dibattito: Giovanni Gozzini, direttore del Gabinetto Vieusseux, Federico Romero, storico, John Gilbert degli "americani contro la guerra" e una signora americana della quale non ricordo il nome, ma della quale ricordo che ha parlato in maniera efficace del tipo cultura e società che sono promosse dalla parte politica che in USA ha vinto le elezioni, mettendo in guardia noi italiani ed invitandoci a difendere i nostri diritti, la nostra scuola, il nostro stato sociale. Inoltre erano presenti e sono intervenuti Eros Croccolini, Presidente del Consiglio Comunale e Daniela Lastri, assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili oltre che promotrice della SdC. Il dibattito era moderato e introdotto dall'ottimo Raffaele Palumbo di Controradio.

Al termine del dibattito un duo di rap albanese ha rallegrato le facce spente dei presenti, dando, oltre che saggio di competenza musicale, una bella ed emozionante testimonianza. Musica hip hop melodica e liriche ricche di consapevolezza.

Mi piacerebbe raccontarvi di più, sia sul dibattito che sulla Stazione di Confine, ma al momento non ne ho il tempo.

Ringrazio comunque e saluto tutti.



Segue dal 29 ottobre:

La modernizzazione economica, obiettivo della stessa legge Fanfani, trova così a Firenze “una cornice urbana capace di assorbirne le asprezze”

C'erano vari contrasti nella formulazione e attuazione dei programmi Ina-Casa. Un architetto di valore come Ridolfi raccontò delle grandi difficoltà che ebbero le Amministrazioni di sinistra rispetto all'approvazione dei loro programmi e che Foschini ad esempio reagì alla volontà di estromettere lo stesso Ridolfi, incaricato della progettazione Ina-Casa a Terni e a Cerignola, in questo modo: "ma scusate, me lo dite che c'entra, se cacciate Ridolfi non c'entra più nessuno qua dentro". Fucosì che il balcone estroflesso fu realizzato a Terni e così le innovative finestre d'angolo che consentivano alle madri di poter guardare da casa i ragazzi mentre giocavano fuori. Foschini favorì il concetto di personalizzazione dell'alloggio e coinvolse diverse centinaia d'architetti e altri tecnici ottenendo, sulla base di una serie di indicazioni comuni, una varietò di esiti progettuali nella realizzazione di unità residenziali, quartieri coordinati, interi comprensori edilizi, varietò che mitigò i lcarattere massivo degli interventi.

A Firenze lavorarono al progetto del villaggio satelite dell'Isolotto architetti di primo piano che lavorarono attorno ai concetti di unicità e organicità del quartiere, riassunti dal Sindaco La Pira, che era succeduto a Fabiani, nel motto "Non case ma città", sviluppando in ragione dei diversi apporti una varietà di soluzioni tipologiche ben contestualizzate. Senza velleità di produrre capolavori si realizzò un'architettura che Michelucci, autore di alcuni degli interventi, avrebbe potuto definire come espressione di un "anonimato di qualità", di un architettura di tessuto e di radicamento.

Il piano Urbanistico di Massima fu redatto da Pastorini, Pellegrini, Poggi, Tiezzi e alla progettazione lavorarono anche Bellucci, Del Debbio, Di Castro, Fagnoni, Gambassi, Gamberini, Pagani, Vaccaro. E Michelucci, come si è detto, che al tema del villaggio urbano, del quartiere, dei servizi di comunità, della partecipazione dei cittadini dedicò molto de suo impegno. Così come il piano Ina -Casa è stato in questi anni rivalutato come grande opera dell'Italia degli anni '50 anche il quqartiere dell'Isolotto è stato notevolmente riconsiderato. Tralasciando gli aspetti di rivalutazione immobiliari quel che invece interessa considerare è la complessiva attribuzione di valore che il quartiere dell'Isolotto oggi riscuote per tutte le sue valenze. L'architettura e l'urbanistica ne sono solo una componente ma quella indubbiamente più importante è l'esperienza di democarazia urbana che in varie forme nel tempo ha caratterizzato l'esperienza.





a proposito di anniversari:


4 novembre, anniversario dell'alluvione.

Martedì prossimo:




Novità nella sezione vie

Rinnovato completamente l'archivio dei giorni passati.



Come è strutturato Isolotto.net

Il sito ha una parte che è fissa ed una che cambia quasi ogni giorno. Le sezioni tematiche che costituiscono la parte fissa si raggiungono dal menu in alto.

Una di queste è la Sezione Isolotto, parte centrale del sito, che ancora è piccola ma sta crescendo, dedicata al nostro quartiere. Altre sezioni sono ancora inattive ma saranno attivate presto.

La parte che cambia sono le 'prima pagine' dei vari giorni, che contengono parole e immagini legate al momento e si possono vedere:

- dall' Archivio

- andando avanti di giorno in giorno, partendo dall'inizio

- andando indietro, partendo dalla pagina precedente


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