Erano mercenari i quattro soldati americani uccisi e oltraggiati
in Iraq Erano soldati di ventura i quattro americani fatti a pezzi in Iraq. I combattenti privati sono il contingente più numeroso in Iraq dopo quello americano. Vengono dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna, dal Sudafrica e da altri paesi
noti per la qualità delle forze armate. Guadagnano in media mille dollari
al giorno. E provvedono ai compiti più delicati, come la scorta di Paul
Bremer. I loro uomini chiedono alti compensi ma sono pronti a intervenire in ogni parte del mondo senza bisogno di autorizzazioni dei parlamenti. Il costo per i governi è inferiore a quello di un esercito regolare, che deve essere mantenuto anche in tempo di pace. I privati hanno maggiore libertà di azione, e troveranno sempre in qualche parte del mondo clienti disposti a pagare. Peter Singer, uno studioso della Brookings Institution, ha analizzato la situazione nel libro “Corporate Warriors” (Guerrieri aziendali). I moderni soldati di ventura operano in 50 paesi con un fatturato globale di 100 miliardi di dollari l’anno. In Iraq ve ne sono almeno 15 mila, che fanno capo a una ventina di ditte. La quantità e la qualità del personale sono superiori a quelle del contingente britannico. Una delle ditte più organizzate è “Diligence Limited Company”,
con sede centrale a Washington e centinaia di agenti in Iraq. Il direttore Mike
Baker è un ex agente della Cia. “Non abbiamo pensato neppure per
un attimo – spiega – di ritirare il personale dopo il massacro di
Falluja. Nessuno dei nostri uomini si rifiuta di lavorare in quella zona: sono
tutti professionisti, pienamente consci del rischio. E’ molto importante
rispondere all’attacco. Se non ci fosse una reazione molto dura i nostri
nemici lo prenderebbero per un segno di debolezza e diventerebbero ancora più
aggressivi”. Le controversie politiche che ostacolano l’invio di truppe hanno favorito una sorta di privatizzazione delle forze armate. I migliori ufficiali di carriera sono passati al servizio delle aziende che pagano meglio. Il generale Wayne Downing, ex comandante della Delta Force americana, ha ritrovato in Iraq in abiti civili molti collaboratori. “Andare a Baghdad – commenta – è come partecipare a un raduno di reduci dei servizi speciali e delle truppe scelte”. |