Berlusconi - "Italia più ricca, il resto solo menzogne"
"Sciopero dei magistrati al limite dell'eversione. Il governo non si lascerà
intimidire"
ROMA - Un opuscolo blu. Titolo: "Il governo Berlusconi sta cambiando
l'Italia". Silvio Berlusconi lo porta con sé da Bruno Vespa, per
la puntata di oggi di Porta a porta . Per dire, anche, che c'è un "arricchimento"
nel Paese. E che alcuni numeri "sono solo menzogna". Un solo ospite,
lui, niente contraddittorio, commenti su Parmalat, verifica, giustizia, euro
e consumi, contrasti all'interno della Casa delle Libertà. Accenni alla
forma fisica e al "tagliando". In quanto alla verifica, dice, "spero
di chiudere nei prossimi giorni".
Parmalat . "Non è che in passato non ci fossero
i controlli - ha detto il premier - anzi, alcune aziende, come la mia, venivano
controllate tantissimo, altre, come Parmalat, mai. E' che c'erano degli imprenditori
che avevano una forte connessione con la politica, e che la politica proteggeva".
La soluzione, secondo il premier, è tutelare i risparmiatori "ma
anche la funzionalità del sistema di credito". Non bisogna "rendere
difficili i canali del credito ma contemperare le due esigenze".
Giustizia. Lo sciopero dei magistrati, afferma il premier,
"è grave, ai limiti dell'eversione. Il governo non si farà
intimidire". ''In nessuno dei 24 altri paesi dell'Unione Europea - ha continuato
- sarebbe consentito ai magistrati di scioperare. Non si può accettare,
in un regime democratico che pone la separazione dei poteri, che l'ordinamento
giudiziario intervenga con uno sciopero su un ddl in discussione in Parlamento,
cioè contro il Parlamento stesso".
"Noi non vogliamo rendere più difficile il lavoro dei magistrati
- ha proseguito Berlusconi - noi vogliamo una giustizia giusta in cui il cittadino
possa affrontare il processo avendo di fronte un magistrato che si muove con
un approccio imparziale e non con un pregiudizio politico".
Stipendi e consumi . Basta parlare di impoverimento: "Il
ceto medio consuma come prima - dice il premier -, l'incremento degli stipendi
e dei consumi è stato superiore all'inflazione." Le difficoltà
esistenti non costituiscono per il governo una "scusa" rispetto alle
cose ancora non fatte. Anzi, dimostrano che l'esecutivo sta ottenendo risultati
concreti. "Nonostante la situazione economica - ha spiegato Berlusconi
- la pressione fiscale globale sulle famiglie si è ridotta del 7,5 per
cento".
Negli ultimi tempi, ha aggiunto, nonostante una serie di emergenze, dai bond
argentini alla vicenda Cirio a Parmalat, "c'è stato un arricchimento
generale del Paese" ha detto Berlusconi parlando dei dati ufficiali Istat,
risposta alle "menzogne infinite" di Eurispes. "Abbiamo il pil
all'1,7 per cento, avevamo previsto l'1,8 per cento, e speriamo di andare oltre
il 2 per cento per arrivare ad un più 3 per cento nel 2005".
Verifica . "Spero di chiudere nei prossimi giorni".
"Non ho avuto il tempo di dedicarmi al documento - ha spiegato -, ma spero
si arrivi a individuare ciò che ha fatto il governo, le priorità
su cui incentrare i lavori del Parlamento". Otto mesi per chiudere la verifica?
"Non abbiamo mandato il governo in officina - dice Berlusconi -, il governo
non ha perso neppure un minuto".
Contrasti . "Quelli nella Casa delle Libertà sono
stati solo superficiali - ha detto Berlusconi -, le decisioni economiche sono
sempre state prese insieme". Sul "no, grazie" di Follini, il
premier ha commentato che "ha scelto di restare segretario del suo partito
per senso di responsabilità". In quanto a Gianfranco Fini, "gli
ho chiesto di interessarsi al Dipartimento economico presso la Presidenza del
Consiglio, e credo che questo rafforzerà l'azione del governo".
E comunque, ha sottolineato, la dialettica tra i partiti della maggioranza "è
andata avanti con cordialità e amicizia. Purtroppo sui giornali è
stata dipinta come una lite". Colpa di quel "fascino perverso"
manifestato dai giornalisti "verso il vecchio modo di fare politica. Parole
come rimpasto e verifica mi fanno venire l'orticaria".
Devoluzione . "Nella maggioranza c'è stato l'accordo
sul passaggio allo Stato federale, che è un fatto epocale". Così
Berlusconi ha risposto ad una domanda di Vespa sulle difficoltà incontrate
nell'iter parlamentare della devoluzione. "Ci sono tanti aspetti di una
riforma così complessa su cui si discute - ha aggiunto - ma è
miracoloso l'accordo raggiunto su una riforma così difficile".
Rincari e consigli alle massaie . "Non avere l'euro in
banconota è Stato un disastro". L'euro metallico avrebbe contribuito
all'aumento dei prezzi perché "nei Paesi del Nord Europa i cittadini
erano abituati alle monete, noi no". "Chiediamo - ha aggiunto - che
la banconota da un euro sia concessa, e chiediamo alla sinistra di sostenerci".
Poi, un consiglio alle massaie: "La mia mamma, anche ora lo fa - racconta
-, percorreva tutto il lato destro e poi tutto il sinistro del mercato, informandosi
sui prezzi della merce. Poi, quando aveva un panorama chiaro delle offerte,
comprava. Ecco, questo s'ha da fare".
Forma fisica . "Essere in forma è un dovere per
un presidente del Consiglio che lavora dalle sette della mattina fino alle due
di notte". Berlusconi non si sottrae a parlare di sé e di quello
che Vespa chiama il suo "tagliando personale". "Avevo bisogno
di rientrare nei vestiti del '94, ci sono riuscito con dieta e sacrifici".
Racconta un aneddoto: "stamattina, durante una trasmissione radiofonica,
una persona ha raccontato di una dieta fatta dalla moglie, datteri banane e
noci di cocco. Il conduttore - continua il premier - gli ha chiesto se poi sua
moglie fosse dimagrita, e lui ha risposto 'mica tanto, ma in compenso sale benissimo
sugli alberi'".
(11 febbraio 2004 )