da Repubblica.it, ieri, 1 dicembre 2004


Berlusconi: "Meno tasse - Alle politiche vinceremo noi"

Ma avverte gli alleati: "Insieme solo se ci seguiranno"
 

ROMA -
"Vinceremo le prossime elezioni ricordando tutte le promesse mantenute. Dobbiamo sfondare e superare il risultato del 2001 e puntare, per Forza Italia, al 40% e avere così un terzo dei voti di tutti gli italiani. Lo Stato deve costare di meno e deve togliere meno soldi dalle tasche dei cittadini".

Silvio Berlusconi, con alle spalle il varo della recente riforma fiscale, interviene all'assemblea dei deputati forzisti. Indicando alle truppe azzurre il cammino verso le politiche 2006 e tornando ad ammonire i suoi alleati: "Con loro correremo assieme solo se ci seguiranno su questa politica". E perchè non ci fossero più dubbi, avrebbe rincarato: " Ho avuto una super-pazienza, visto che alcuni dei nostri amici sembra pensino di avere loro il 25-30% e noi il 3%".
Tasse.

Berlusconi raddoppia sulle tasse.Nel 2006, avrebbe detto il premier ai deputati di Forza Italia, "punto a ridurre l'Irpef per un punto di Pil, pari a circa 12 miliardi di euro, non solo per lo 0,5% come previsto per ognuno dei tre anni dopo il 2005". Il premier avrebbe indicato anche il traguardo di portare, in tre anni, il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo sotto il 100%, rispetto al circa 106% attuale.

Sondaggi
"Siamo usciti da una fase difficile anche con gli alleati: per quanto riguarda i sondaggi siamo, secondo tutti i massimi esperti, in testa alla sinistra 46,6 contro 45,1" avrebbe detto il premier. Avvertendo i suoi deputati dei due desideri della base forzista: essere salvata dai comunisti e avere meno tasse da pagare. Tasse e Irpef.
"C'è stato un momento in cui alcuni alleati spingevano per ridurre maggiormente l'Irap. Forza Italia ha tenuto duro ed ha voluto privilegiare il taglio dell'Irpef". Silvio Berlusconi, avrebbe rivendicato così il ruolo di Forza Italia nel taglio delle tasse dei cittadini. Confermando che che la pressione fiscale scenderà al 39% entro il 2008.

Rimpasto.
Due esponenti dell'Udc entreranno nell'esecutivo.
Secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alla assemblea di Forza Italia alla Camera, Berlusconi avrebbe confermato la sua intenzione di procedere a qualche aggiustamento nella squadra di governo. Il premier avrebbe affermato che i due nuovi ruoli nel governo saranno affidati a due esponenti dell'Udc che saranno nominati vicepremier e ministro della Funzione Pubblica. Si tratterebbe di marco Follini e di Mario Baccini. Successivamente, dopo unaquindicina di giorni, avrebbe proseguito Berlusconi, si procederà alla nomina dei sottosegretari. In questo caso, avrebbe aggiunto il premier, FI dovrà ottenere qualcosa in più dopo aver sacrificato molto rispetto agli alleati.
Il ritorno di Tremonti

Per Giulio Tremonti si profila un ruolo di rango in Forza Italia. Ad annunciare il recupero dell'ex ministro dell'Economia con un incarico di spicco nel partito è stato lo stesso Berlusconi. "Tremonti sarà in prima linea" avrebbe sottolineato Berlusconi. "Mentre Fini agli Esteri si trova bene. E' una persona trasformata. La sua nomina è stata una scelta felice" avrebbe rivelato il premier.
Il voto

"Con il sistema elettorale proporzionale prendiamo più voti rispetto al sistema maggioritario.
E' necessaria - avrebbe detto il premier ai deputati - una modifica della legge elettorale".
Il premier punterebbe sulla proposta Nespoli, quella che prevede una scheda unica in cui mettendo una croce sulla singola lista di partito il voto viene attribuito automaticamente al candidato di collegio e al candidato premier.