Stamani, nella piazzetta della Passerella, ho fatto una foto nella quale si vedevano tre signori anziani; ma non un primo piano, saranno stati a una ventina di metri e li ho fotografati solo perché stavano bene con lo sfondo delle Cascine. Ripensandoci mi aveva colpito la loro "formazione", poiché procedevano - mi pareva - come in fila.
In realtà uno stava davanti, quello vestito meglio, con il giornale sotto il braccio e gli altri due, dall'aspetto decisamente più modesto, gli stavano dietro, ma non come amici: come guardie, o come compari. Ma a questo ho pensato dopo.

Il capo dei tre mi è venuto vicino e mi ha chiesto bruscamente perché lo avessi fotografato (ha parlato al singolare) e io ho risposto che non avevo fotografato lui, ma il paesaggio e che in una foto ci stanno bene delle persone. Lui ha risposto che avevo violato la sua privacy. Io ridendo ho proposto di cancellare la foto, ma il signore rimaneva serio, e i compari rincaravano la dose "Guarda, fammi la foto" dice uno, con la faccia rossa da alcolista, e alza una gamba rimanendo in equilibrio - malfermo - con l'altra. Il capo dei tre aggiunge che non ho idea di quante cose si possano fare con una foto. "No, infatti, sarà che sono in buonafede" ... continua